Orvieto “Tragugnano”
50% Procanico, 50% Grechetto
Mario Soldati definiva così l’Orvieto “… asso unico e infido. Infido perché ormai, i casi in cui lo si trova autentico e in grande forma sono infinitamente meno numerosi dei casi in cui lo si trova truccato e debilitato …” (Vino al Vino, viaggio del 1975). Il “Tragugnano” appartiene indiscutibilmente alla schiera dei “meno numerosi”, cioè quella degli Orvieti “autentici” e “in grande forma”. È un testamento vivente alla tradizione vinicola dell’Umbria, terra di misticismo e di battaglie, fiera e placida. Degustarlo è come ascoltare una vecchia canzone della tradizione, dove ogni nota è perfettamente al suo posto e non si vorrebbe che finisse mai.
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